Corale San Martino
Homepage  Storia della Corale secondo Claudio Jozzelli

Storia della Corale raccontata dal Presidente Claudio Jozzelli

Chi siamo



60 anni fa, dal Valdarno, arrivarono a Prato le Suore Agostiniane meglio conosciute come "Le Suore di San Martino".
25 anni fa nell'istituto Maria Immacolata, "La scuola delle Suore di San Martino", nacque "La Corale".
Nacque per gioco (è scritto anche sul Libro. In realtà è una modesta pubblicazione ma l'hanno chiamato Libro per darsi maggiore importanza). Lo volle, fortissimamente lo volle, Suor Angela detta anche "moto perpetuo".
All'inizio era formato solo dai genitori dei bambini che frequentavano la scuola. Cantavamo melodie facili, canzoni del folklore italiano. Ci dirigeva un maestro "finto", un genitore che come noi non conosceva la musica e che al posto della bacchetta usava un grissino (poi gli comprammo una baccheta vera)! Quei canti erano preparati con l'aiuto di bruno Rossi che li accompagnava con la sua fisarmonica.
Per quel grave peccato di cui si era macchiata, per aver cioè istigato i genitori a cantare, Suor Angela fu drasticamente allontanata da Prato e severamente punita.

A sostituirla arrivò Suor Angelica, buona quella!, che affermò che un coro non è tale se non canta a 4 voci dispari. Senza sapere cosa volesse dire, ma per non far brutta figura, dicemmo "E sia!". Insieme a Suor Angelica arrivò Caterina Bettazzi insegnante di musica dei nostri ragazzi. Suor Angelica la costrinse con la forza a dirigere il coro.
Caterina ci fece acquistare un quadernetto con il pentagramma dove scrivevamo le note ed il loro valore . Ci insegnò il solfeggio cantato e tutto il resto. Fu una svolta storica. Il primo brano a 4 voci dispari fu "La terra ed il ciel" di Haendel.
Una sera Suor Angelica ci fece trovare nella sala dove provavamo un omone alto tutto vestito di nero. Era quel brav'uomo di Don Giorgio Martellini: Professore al conservatorio Cherubini , esperto e grande appassionato di polifonia e direttore di coro. Un pezzo da 90, insomma. Era venuto dal Valdarno. Ci dette una bella lezione. Poi ci fece cantare ed alla fine dei canti ci disse "bravi, bravi davvero". A distanza di tanti anni non ho ancora capito se a cena dalle suore aveva bevuto un bicchiere di troppo o se Suor Angelica lo avesse pagato. Don Giorgio ci regalò una sua elaborazione di un canto popolare toscano e fu la prima nostra volta con un canto popolare. Svolta storica. Il brano era "Ninna nanna fiorentina"

Suor Angelica, e fu un'altra svolta storica, ci portò ad una rassegna nel Valdarno. Era la prima volta che cantavamo fuori casa. Ci invitarono per tre anni. Poi non ci vollero più!
Dopo che per tre mesi avevo rovinato il sonno ad un mio amico ci ospitarono a cantare a Bacchereto alla sagra del Fico: altra svolta storica. Era la nostra prima volta in un concerto di canti popolari. Il mio amico si era raccomandato "Dieci minuti, non di più". Avevamo in repertorio quattro brani popolari dieci minuti, appunto. Bacchereto è un agglomerato di case attraversato da una sola strada che nel centro del paese si allarga dando vita a quella che i Baccheretani chiamano piazza (3 mt. x 3). Lì cantammo. Nella strada passavano le macchine per cui ogni volta che transitava un'automobile interrompevamo il brano per ricominciare da capo. Fu il più lungo concerto della nostra storia! Naturalmente persi l'amico.

Caterina, che affermava che i nostri ragazzi erano più disciplinati di noi, sull'orlo di un esaurimento nervoso ci lasciò. Al suo posto arrivò Gabriele Giacomelli, oggi stimato professore universitario, valente organista, autore di libri, collaboratore di riviste musicali, sovrintedente al sistema organario della Toscana. E tutto questo lo deve al fatto che è stato Maestro della San Martino! Con Gabriele scoprimmo definitivamente la nostra vocazione: i canti popolari. Gabriele elaborò per noi due brani: "Fratello Sole" e "Maremma amara".
Ormai raggiunto il proprio scopo, poteva scrivere sul curriculum "Maestro della San Martino", Gabriele ci lasciò.

Al suo posto arrivò Alberto Cocci che è stato con noi tantissimi anni. Alberto con il suo vice Alessandro Coco elaborò per noi molti canti popolari (ne abbiamo in repertorio oltre 40). Per ragioni di famiglia ci lasciò. Per un breve periodo ci diresse Alessandro Coco.

Arrivò infine il nostro attuale Maestro Alessandro Bolognesi. Altra svolta storica. Senza tralasciare i canti popolari abbiamo cominciato a cantare i brani lirici. Anche con l'aiuto di Nicola Mottaran e Mayumi Kuroki.
E per quello strano intreccio della vita siamo tornati in Valdarno da dove eravamo partiti. Nel 2000 abbiamo portato in giro uno spettacolo su Verdi. Nel 2001 è stata la volta del "Il Barbiere di Siviglia". Nel 2002 abbiamo allestito "L'elisir d'amore" (debutto a Cavriglia nel Valdarno) con dieci recite. Sono opere complete con una compagnia di canto giovane, scene e costumi.

In questi 25 anni di strada ne abbiamo fatta tanta. Fisicamente abbiamo girato l'Italia. Abbiamo partecipato ad oltre 350 eventi musicali.Siamo stati varie volte in Germania, Francia, Austria, Repubblica Ceca. Ovunque i nostri canti popolari hanno avuto grande successo. Abbiamo portato, con orgoglio, in giro il nostro nome "Corale san Martino" con la stessa voglia di giocare, la stessa allegria ed ironia di 25 anni fa. Ma l'avventura è tutt'altro che conclusa. Abbiamo impegni fino ad Aprile 2004 con gli spettacoli "D'inverno, col veggio, a veglia con la San Martino", "L'elisir d'amore", "Il barbiere di Siviglia", "Don Pasquale" nonchè rassegne di canti popolari, lirici e religiosi.
inizio pagina | indietro